Rock News
20/06/2019
Se si guarda oltre i negozi di souvenir, i pub intitolati ai Beatles e il dilagante sviluppo urbano, un fan della band incuriosito, può visitare a piedi almeno dieci luoghi o quel che ne rimane, entrati nel patrimonio artistico del gruppo.
Per una città indissolubilmente legata alla band più famosa nella storia della musica, Liverpool ha sempre cercato di preservare quella parte della sua storia legata ai Beatles. La casa d'infanzia di Ringo Starr in 10 Admiral Grove è sfuggita per poco alla demolizione, ma lo stesso non è stato per una manciata di altri edifici, tra cui la casa di George Harrison in 12 Arnold Grove, a causa di decisioni miopi sulla pianificazione urbana.
Tuttavia, i fan dei Beatles possono ancora trovare una serie di siti interessanti a cominciare dalla banchina in riva al fiume Mersey.
Statua dei Beatles (area portuale Pier Head)
Non proprio un sito storico, la statua in bronzo, datata 1964, dello scultore Andy Edwards, inaugurata nel 2015 ma ad ogni modo un simbolo. Paul McCartney tiene in mano una macchina fotografica per la moglie Linda; la cintura di George Harrison ha un’incisione in sanscrito che indica i suoi doni spirituali; la scarpa di Ringo Starr porta il numero otto sulla suola di gomma (Liverpool 8 è il codice postale della sua casa d'infanzia); e John Lennon ha in mano due ghiande, riferimento alla campagna per la pace sua e di Yoko Ono. Non è un caso che i Fab Four si trovino di fronte alla città portuale, catturati a metà strada, proprio mentre diventano il simbolo più celebre di Liverpool. Il museo della loro storia si trova a pochi passi, lungo il lungomare.
Il Cavern Club (10 Mathew St.)
Con spettacoli a pranzo e concerti serali, i Beatles hanno reso questo locale il club più famoso del mondo. Circa un decennio dopo, però, è stato chiuso per consentire la costruzione di un anello ferroviario sotterraneo. All'inizio degli anni Ottanta, il tentativo di riaprire il club è stato vanificato dai danni strutturali ormai irreparabili. Invece, una versione ricreata del Carven Club, progettata per essere il più simile possibile all'originale, è stata aperta al civico accanto. Un'attrazione turistica, con cimeli dei Beatles, dove giovani musicisti suonano le loro cover. Magari qualcuno potrebbe scovarvi delle nuove superstar, come il manager dei Beatles, Brian Epstein, nel 1961.
Mathew Street
Conosciuta anche come il Cavern Quarter, è la strada dove si trova una statua di John Lennon, con il suo primo vestito in pelle, appoggiata all'ingresso del nuovo Cavern Club. Il bizzarro tributo dello scultore Arthur Dooley alla band, “Four Lads Who Shook the World”, adorna un muro. L'Hard Days Night Hotel, dove soggiornavano i Beatles, è dietro l'angolo e nelle vicinanze ci sono alcuni negozi di souvenir della band.
The Grapes (25 Mathew St.)
Questo pub era uno dei pochi frequentati dai Beatles prima, dopo e tra un concerto e l'altro. Per evitare problemi di alcolismo tra i minori, infatti, il Cavern non serviva alcolici, così i quattro giovani andavano a bere altrove.
Centro musicale di Hessy (62 Stanley St.)
Dietro l'angolo, all'estremità orientale di Mathew Street, si trovava l'antica sede del negozio di strumenti musicali, dove i Beatles acquistarono parte della loro attrezzatura. La prima chitarra di Paul McCartney proveniva da un'altra sede di Hessy, ma la prima chitarra elettrica di John Lennon fu acquistata, con l'aiuto di sua zia Mimi nel 1959, nel negozio di Frank Hessy in Stanley Street. Anche George Harrison e Ringo Starr comprarono tutti gli strumenti qui.
La casa della musica di Rushworth (Whitechapel e Richmond Street)
A pochi minuti a piedi da Hessy si trovava il principale concorrente del negozio di musica, Rushworth's (adesso scomparso). Con poco da fare prima (o tra un concerto e l'altro), i giovani Beatles trascorrevano un po' del loro tempo tra i due negozi, suonando le chitarre. Il secondo dei due negozi era di proprietà di Rushworth e Dreaper, un produttore di organi che si era fatto strada nella vendita di tutti i tipi di strumenti musicali. Nel 1962, la Rushworth vendette a John Lennon e George Harrison i loro strumenti più costosi: una coppia di Gibson J-160E acustiche elettrificate. Le chitarre furono spedite dall'America e firmate dal manager Brian Epstein, il cui negozio di musica di famiglia si trovava proprio sotto Whitechapel.
NEMS (12-14 Whitechapel)
Nei primi anni Sessanta, John Lennon, Paul McCartney e George Harrison erano un trio inseparabile, che frequentava tre negozi nel centro di Liverpool: Hessy e Rushworth per gli strumenti e NEMS per i dischi. Di proprietà della famiglia Epstein, NEMS (North End Music Stores) si era trasferito nel centro della città ed era gestito dai membri più giovani della famiglia, Clive e Brian. Ma prima che i Beatles conoscessero Brian Epstein, andavano da NEMS per ascoltare gli ultimi singoli americani rock 'n' roll, blues e R&B. Nel 1961, la band firmò proprio da NEMS in Whitechapel il contratto con il loro manager. Purtroppo, l'edificio è stato abbattuto e ora, al suo posto, si trova un Forever 21.
Il Jacaranda (21-23 Slater St.)
Situato nel quartiere di Ropewalks, "the Jac" era uno snack bar bohemien che ospitava serate di musica dal vivo nell'ex deposito di carbone. Di proprietà di Allan Williams, il primo manager dei Beatles, divenne un luogo di ritrovo privilegiato per la band, che si esibiva anche nel club al piano inferiore. Il Jac, che è stato ristrutturato e riaperto nel 2014, ospita ancora serate open-mic ed è anche sede di un negozio di dischi al piano terra.
Blue Angel Night Club (106-108 Seel St.)
Un altro club precedentemente di proprietà di Williams si trova a pochi minuti da Seel Street: il Blue Angel. Due avvenimenti importanti nella storia dei Beatles sono accaduti qui. Nel 1960, la band (chiamata temporaneamente i Silver Beetles) fece un'audizione per sostenere Billy Fury in tournée, impressionando quanto basta per ottenere nove date in Scozia con Johnny Gentle. Il tour di maggio sarebbe stato il primo dei Beatles. The Blue Angel ha anche ospitato l'audizione di Pete Best, nell'agosto 1960, per unirsi al gruppo perennemente senza batterista prima che la band si spostasse ad Amburgo, in Germania. Il club è ancora lì.
Joe's Restaurant (139 Duke St.)
Più comunemente chiamato Joe's Café, questo piccolo locale era un altro dei luoghi preferiti dai Beatles, soprattutto perché rimaneva aperto fino alle quattro del mattino. Presumibilmente, è qui che Brian Epstein diede la notizia ai Beatles che non gli era stato offerto un contratto di registrazione dalla Decca all'inizio del 1962. Un paio di altri locali frequentati dai Beatles si trovano nelle vicinanze: il pub preferito di John Lennon, Ye Cracke, e il Philharmonic Dining Rooms, dove McCartney tornò nel 2018 nel corso del segmento "Carpool Karaoke", durante il programma The Late Late Show con James Corden.
La città offre anche altri luoghi da visitare legati ai suoi quattro ragazzi ma raggiungibili in auto o con il bus Magical Mystery Tour:
Penny Lane
Qui i Fab Four hanno posato per le foto con il cartello stradale e ancora qui da ragazzi trascorrevano una buona parte del loro tempo sotto la pensilina che poi è diventata un ristorante a tema Beatles, adesso chiuso.
La casa d’iinfanzia di John Lennon in 251 Menlove Ave
John Lennon è cresciuto con sua zia Mimi in una casa borghese chiamata Mendips. Nel 2002, la vedova di Lennon, Yoko Ono ha acquistato la proprietà e l'ha donata al National Trust inglese, che l’ha restaurata e ora la gestisce come museo.
La casa d’infanzia di Paul McCartney in 20 Forthlin Road
Come fiorenti musicisti, John Lennon e Paul McCartney andavano a piedi in 20 minuti circa (prendendo una scorciatoia attraverso un campo da golf) l’uno a casa dell'altro per ascoltare musica, suonare le loro chitarre e scrivere canzoni. Una serie di primi brani di Lennon-McCartney sono stati elaborati al 20 Forthlin Rd., una casa popolare abitata da Paul, suo padre Jim e suo fratello Mike. La madre di McCartney, Mary, si era trasferita con loro nella casa nel 1955, ma morì di embolia l'anno seguente, quando Paul aveva 14 anni. Il National Trust, che possiede la casa dal 1995, ne permette un tour.
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