Elton John e il Watford Football Club, una lunga storia d’amore

Da tifoso a proprietario della sua squadra del cuore, la rock star resta parte integrante del team

Elton John e il Watford Football Club, una lunga storia d’amore

31/05/2019

All'età di sei anni, Reginald Dwight assiste alla sua prima partita di calcio a Vicarage Road, all’estremo nord della periferia di Londra. In quello stadio, dal 1922, gioca il Watford Football Club, la squadra con il simbolo di un alce e i colori giallo-rosso-neri, per i quali i suoi giocatori vengono chiamati The Hornets, (I calabroni).

Reginald ne diventa un tifoso. Nel frattempo, quel ragazzino, diventato una rock star mondiale con il nome di Elton John, decide di comprare la sua squadra del cuore, con la promessa di farla diventare grande. Detto, fatto: Sir Elton licenzia il manager Mike Keen e lo sostituisce con il trentaduenne Graham Taylor, allenatore alle prime armi sulla panchina, che in sei anni conduce gli Hornets dalla Quarta Divisione (la più bassa del campionato inglese per una squadra professionista) alla Prima, dove esordiscono nella stagione 1982-83, conquistando un secondo posto finale, dietro al Liverpool. In campo, ci sono il bomber Luther Blissett e il leggendario John Barnes, che all'epoca ha solo diciotto anni.

L’anno successivo, la squadra debutta in Coppa UEFA, (dove viene eliminata agli ottavi di finale), e raggiunge la finale di FA Cup. Segue la retrocessione. Nel 1987, dopo un decennio in carica, Taylor passa all’Aston Villa e nel 1990 Elton John vende il club a Jack Petchey.

Il Watford inizia a vivere di nuovo un periodo di delusioni, fino al 1996, anno in cui la star riacquista la squadra e chiama di nuovo Taylor, questa volta in qualità di direttore generale. Nel 1999 il Watford torna in serie A. La permanenza in Premier League, però, dura una sola stagione in cui il team arriva all’ultimo posto della classifica. Nel 2001 Taylor decide di andare in pensione; un anno dopo Elton John si dimette dalla sua carica, restando presidente onorario del Club in riconoscimento dei suoi successi. "Con i grandi cambiamenti che si svolgono nel mondo del calcio, è necessario che il Consiglio sia guidato da un presidente in grado di dedicare più tempo al Club", dichiara.

Anche se non è più responsabile dei Watford, il Club resta parte integrante della vita di Elton John: si dedica alla squadra come talent scout in grado di riconoscere a prima vista un calciatore con delle potenzialità, tanto da essere determinante nelle scelte di mercato della società sportiva ancora oggi. Nel giugno del 2005, torna a Vicarage Road per esibirsi in un concerto, che raccoglie più di 1,5 milioni di dollari da utilizzare per l’acquisto di nuovi giocatori.

Nel dicembre del 2014 gli viene intitolata una nuova tribuna dello stadio, The Sir Elton John Stand. "Grazie mille, grazie a tutti", commenta Elton John di fronte alla folla, indossando quel giorno una sciarpa con i colori del Club. "Questo è uno dei giorni più belli della mia vita. I miei anni nel Club sono stati magnifici. Amo il calcio e lo amerò sempre. E il Watford è radicato nel mio cuore", conclude.

Il 23 aprile del 2019, durante l'intervallo di una partita in casa, gli Hornets contribuiscono alla promozione dell'uscita del biopic sul cantante, "Rocketman”, unendosi ai tifosi in una speciale esibizione. Al microfono, l'ex trequartista John Barnes, tornato a Vicarage Road per dirigere la particolare versione della canzone da cui il film prende il titolo.

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