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Rolling Stones, ecco perché negli anni ’70 Mick Jagger ha quasi cacciato Keith Richards dalla band

Tra le due leggende degli Stones in passato ci sono stati momenti di grande tensione

Rolling Stones, ecco perché negli anni ’70 Mick Jagger ha quasi cacciato Keith Richards dalla band

03/06/2019

I Rolling Stones sono una delle band più longeve della storia del rock e se oggi sono ancora insieme è anche grazie alla grande intesa che c’è sempre stata tra Mick Jagger e Keith Richards. Tuttavia, come accade in qualsiasi rapporto di amicizia, specialmente se a questo si aggiunge il rapporto professionale, anche tra di loro in passato ci sono state scintille: in particolare, tra i due ci sono stati momenti di grande tensione negli anni ’70, come raccontato nel libro sulla loro storia scritto dal giornalista Robert Greenfield, “Ain’t It Time We Said Goodbye”.

Negli anni ’70 Jagger fu addirittura sul punto di cacciare Richards dal gruppo: come riporta il New York Daily News, questo punto di rottura fu causato dalla dipendenza dall’eroina del chitarrista, giunta al suo culmine proprio in quel periodo. Poco prima dell’inizio di un tour, Richards e il cantautore Gram Parsons (poi morto per un’overdose di morfina nel 1973), trascorsero 72 ore nella casa di Keith a Cheyne Walk nel tentativo di ripulirsi, assumendo dosi di apomorfina e vomitando in un secchio di continuo, ma fu tutto inutile.

In quello stesso periodo, Jagger pose fine alla sua relazione con Marianne Faithfull proprio perché anche lei era dipendente dall’eroina; è stato a quel punto che il cantante, come racconta Greenfield nel suo libro, disse che “l’era Chuck Berry” della band era ormai conclusa. La citazione della leggenda del rock and roll non fu casuale: quando nel 1961 Jagger incontrò per la prima volta Richards a 18 anni in una stazione del Kent aveva con sé, infatti, proprio un disco di Chuck Berry. Probabilmente i due iniziarono a parlare proprio grazie a quell’album e da lì iniziò la loro storia, un rapporto che pochi anni dopo, appunto, Richards mise in pericolo per i suoi seri problemi di droga, così come mise a rischio il futuro della band stessa.

Jagger non voleva certo rinunciare alla sua carriera ed è per questo che nel 1973 prese una decisione drastica e iniziò a pensare di cacciare Richards dagli Stones e di rimpiazzarlo con Jesse Ed Davis. Oltre che dalla dipendenza da eroina, la decisione del cantante fu dettata, in realtà, anche da un altro fatto: quell’anno Richards fu arrestato proprio nella sua casa di Cheyne Walk, non solo per possesso di droga ma anche per possesso di armi da fuoco, una revolver e un fucile. Per questi reati rischiava almeno un anno di prigione, un periodo di tempo troppo lungo per una band che aveva intenzione di scrivere la storia della musica. Ecco perché Jagger decise di rimpiazzare il compagno ma alla fine non accadde nulla di tutto questo, perché Richards riuscì al processo riuscì a evitare la reclusione.

In un modo o nell’altro, nonostante tutte le difficoltà, Mick e Keith sono riusciti a restare uniti e a superare quella fase così complicata. Di recente, in un’intervista Richards ha raccontato di essersi reso conto di tante cose solo molto tempo dopo, quando ha suonato in un altro progetto, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, quello degli X-Pensive Winos: “Negli Stones mi rendeva felice poterne uscire e rientrare facilmente – ha confessato a Rolling Stone – ma ho imparato molto nel fare il frontman. Ho imparato ad apprezzare il punto di vista di Mick su vari argomenti. Insomma, questa esperienza nel mio progetto parallelo mi ha aiutato ad ampliare la mia prospettiva sul ruolo che ciascun membro della band dovrebbe ricoprire. Ho capito che dovevo avere più rispetto nei confronti del frontman. Perché mentre io potevo andarmene e ritornare, il frontman ci sta dentro sempre, non si ferma mai, io avevo delle scelte, il frontman no”.

Come si suol dire, con l’avanzare degli anni si diventa saggi e probabilmente è proprio quello che è successo anche a Keith: “Alla fine penso semplicemente che io e Mick siamo fatti così – ha continuato in quell’intervista – tra noi c’è sempre stata qualche piccola tensione, ma del resto la perla nell’ostrica si forma proprio da quel piccolo attrito occasionale”. Bisogna proprio dire, dunque, che se i Rolling Stones hanno scritto una pagina importante della storia del rock e se sono, ancora oggi, sulla cresta dell’onda, se tanti fan stanno attendendo con ansia il loro ritorno sul palco dopo i problemi di salute del cantante, è solo perché Mick Jagger e Keith Richards sono riusciti a convivere con le loro differenze e a trasformarle in una ricchezza, mettendo sempre la musica al primo posto.

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