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The Who: esce la biografia di Roger Daltrey. "Tutta la mia storia. Compresa quella volta al compleanno di Keith Moon..."

Il cantante e fondatore degli Who racconta i suoi 50 anni nella band che ha fatto la storia del rock

Storie Daltrey tempi. Esce la biografia di Roger Daltrey, voce dei The Who

13/10/2017

Quando i mostri sacri del rock raccontano le loro vite ci fanno sempre sognare. In questo caso stiamo parlando di Roger Daltrey, proprio lui, una delle rockstar più longeve di sempre, voce e fondatore di una band leggendaria e incendiaria: i The Who.

Sempre restio a scrivere di se stesso oggi ci racconta il suo progetto:

Ho sempre resistito alla necessità di 'scrivere l'autobiografia', come se fosse qualcosa che bisogna fare per forza. Adesso, finalmente, credo di avere la possibilità di guardarmi indietro con sufficiente prospettiva. Perché quando hai passato più di cinquant'anni in una band come gli Who, la prospettiva storica è essenziale. Anche perché all'inizio tutto è successo con una velocità impressionante, sono passato da una fabbrica di Shepherd's Bush al palco di Woodstock…”

Diciamo che la biografia promette bene, il cantante ci racconta di episodi della band ancora sconosciuti. Lui stesso ne parla così:

“Mi ci sono voluti tre anni per rimettere in ordine gli avvenimenti della mia vita, per riuscire a ricordare chi ha fatto cosa e perché, per separare i miti dalle realtà, per ripercorrere nei dettagli cos'è successo all'Holiday Inn la sera del compleanno di Keith Moon”.

Ci basta sentire il nome di Keith Moon, il folle e geniale batterista della band, per stuzzicare la nostra curiosità da fan sfegatati.

Già perché di follie la band ne ha fatte tante, e quella a cui si riferisce Roger è il ventunesimo compleanno di Keith Moon.

Durante il loro primo tour Nordamericano gli Who hanno suonato nello stadio di Flint, nel Michigan, il giorno del compleanno del loro batterista. Dopo il concerto la band si trasferisce all’Holiday Inn, l’albergo che li ospitava, per i festeggiamenti.

La festa è di quelle che ci siamo sempre immaginati, piscine con persone nude, ragazze, groupie, estintori svuotati, bagni otturati, torte con spogliarelliste nude, fiumi di alcool. Insomma la festa che ci si aspetta da una vera rock band stellare come gli Who.

La situazione degenera in fretta, Keith getta la torta su un gruppo di invitati e comincia una vera “food fight” tra sala da pranzo e atrio. Ovviamente arriva la polizia, Keith, non contento e di malumore, sale su una Lincoln Continental, toglie il freno a mano e entra diretto nella piscina. Ad attenderlo ovviamente la polizia. Il batterista tenta un’altra fuga, l’ultima, che finisce con un dente scheggiato sul pavimento sporco di torta. Dopo essere stato curato viene arrestato. La casa discografica ripianerà i danni ma la catena Holiday Inn bandirà per sempre gli Who dai propri alberghi.

Certo quei tempi sono passati, ma noi non ci siamo ancora stufati di sentire queste storie.

“Spero che il libro sia qualcosa di più della solita autobiografia di una rockstar. Ho avuto la fortuna di vivere in tempi interessanti, di essere testimone in diretta di cambiamenti significativi nella società, nella musica e nella cultura. Il fatto che sia ancora qui a poter raccontare la mia storia, mentre molti intorno a me non sono riusciti a restare vivi, ha qualcosa di miracoloso.”

Certo il dubbio che Roger Daltrey abbia voluto la sua autobiografia in nome dell’eterna amicizia-rivalità con il chitarrista Pete Townshend, uscito con la sua bellissima e intima biografia “Who I am”, ci viene, ma in fondo poco importa.

Nel futuro della rockstar però c’è sempre anche la musica. Dopo il tour del 2017 con gli Who, Roger annuncia il suo album solista, il primo dopo “Rocks in the head” del 1992, e una serie di date da ottobre dove eseguirà pezzi suoi e classici della sua storica band.

Con lui sul palco il chitarrista Simon Townshend, il bassista Jon Button, il batterista Scott Devours e i tastieristi Loren Gold e Frank Simes.

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