Iron Maiden, Bruce Dickinson racconta i segreti dell'ultimo tour: "In un brano ho anche il tempo di bermi una tazza di tè"

Bruce Dickinson ha raccontato quello che è successo dietro al palco degli Iron Maiden durante il The Future Past World Tour che si è appena concluso dopo 81 date con un concerto il 7 dicembre 2024 a San Paolo in Brasile in cui il batterista Nicko McBrain ha annunciato il suo ritiro dai live.

La macchina live degli Iron Maiden è una combinazione perfetta di suoni, effetti visivi e scenografia che serve a creare un’estetica: quella del Future Past World è una città distopica ispirata a Blade Runner film citato anche nell’intro strumentale con la musica della colonna sonora di Vangelis e la scaletta dei pezzi (oltra a classici come Fear Of the Dark, The Trooper e Iron Maiden) mette insieme l’ultimo album Senjutsu e Somewhere in Time del 1986 che hanno dei temi simili. Secondo Bruce Dickinson c’è anche un momento in cui può prendersi una pausa: “Più o meno a metà concerto abbiamo inserito Death of the Celts, un brano di dieci minuti con una parte strumentale lunga cinque minuti e venti secondi. Lo so perché è il tempo che ho a disposizione per bere una tazza da tè”.

Il cantante degli Iron Maiden ha detto di amare molto la pausa di solitudine in mezzo alla potenza della band dal vivo: “E’ come fare una sessione di meditazione. Resto nel backstage da solo ad ascoltare cinque minuti e mezzo di heavy metal, sorseggiando il mio tè.” Dopo aver salutato il loro batterista Nicko McBrain, gli Iron Maiden si preparano a festeggiare i 50 anni di carriera con il Run For Your Lives World Tour che inizia il 27 maggio da Budapest e finisce il 2 agosto a Varsavia dopo 32 date, in cui accoglieranno il nuovo batterista Simon Dawson e hanno detto che suoneranno soprattutto brani dai loro primi nove album.