Rock News
02/06/2024
In una storica intervista, parlando di un pezzo dei Rolling Stones Coming Down Again, uscito sull’album Goats Head Soup nel 1973, Keith Richards ha fatto una dichiarazione provocatoria: “Non l’avrei mai scritta se non ci fosse stata l’eroina”. Coming Down Again è ispirata in realtà alla sua relazione con Anita Pallenberg, celebrata con una ballad acustica registrata ai Dynamic Studios di Kingston in Giamaica, con l’accompagnamento di Bobby Keys al sassofono, il basso suonato da Mick Taylor e la batteria di Charlie Watts e Richards che usa il pedale wha-wha e un amplificatore Leslie. Un momento estremamente personale, interpretato per molti nella canzone migliore scritta dal chitarrista dei Rolling Stones.
Keith ha spiegato come la sua drammatica dipendenza dall’eroina lo abbia spesso ispirato creativamente: “Perché mi ha mantenuto in contatto con la realtà. Ero una rockstar multimilionaria ma dentro di me appartenevo ancora alla strada” ha detto Keith. La sua celebrazione del lato più estremo e trasgressivo del rock’n’roll ha creato il mito dei Rolling Stones ma ha anche messo a rischio il futuro stesso della band nel 1977 dopo l’arresto in Canada con Anita Pallenberg.
Keith ha abbandonato tutte le sue dipendenze nel corso degli anni: nel 1979 ha smesso con l’eroina, nel 2006 con la cocaina e nel 2019 ha smesso anche di fumare. “È un’esperienza nuova e insolita per me” ha detto, “Ogni tanto mi concedo qualche drink, perché non ho intenzione di andare in paradiso a breve”. Ha anche inventato un suo cocktail, che ha chiamato Nuclear Waste: due parti di vodka, una di soda all’arancia e tanto ghiaccio. “Le persone che lo assaggiano mi dicono che è buonissimo e io rispondo: certo, l’ho inventato io. La verità è che quel giorno non avevo niente altro da bere e ho messo insieme vodka e soda all’arancia.”
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