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David Bowie: la crisi personale della figlia Lexi dopo la morte del padre

La secondogenita del Duca Bianco: "Ho ferito le persone che amavo per far provare agli altri almeno una parte del mio dolore"

David Bowie: la crisi personale della figlia Lexi dopo la morte del padre

11/10/2024

La figlia di David Bowie, Alexandra Jones, nata il 15 agosto 2000 dal matrimonio tra il Duca Bianco e la modella Iman, ha scritto un articolo in cui ha raccontato in modo molto intimo e diretto il dolore per la perdita del padre, scomparso il 10 gennaio 2016 a 69 anni. È una testimonianza struggente del rapporto con una delle più grandi star del mondo, la cui morte ha sconvolto il mondo. «Ho confuso la vita con la sopravvivenza quotidiana. Nel tentativo di colmare un vuoto gigantesco mi sono lasciata travolgere da tossine e veleni, mi sono messa in situazioni in cui non avrei mai pensato di trovarmi, fino a ritrovarmi nella più profonda solitudine».

Alexandra Jones detta Lexi è la seconda figlia di David Bowie (il primo figlio, avuto dalla moglie Angela Bowie è Duncan Jones, che oggi ha 52 anni) e ha rappresentato un punto di svolta nella vita di una delle più grandi rockstar e icone nella storia della musica. Quando durante un’intervista un giornalista ha chiesto a David Bowie quale fosse stata la cosa più importante che ha realizzato nel corso della sua carriera, Bowie ha risposto senza esitazioni: «Sposare mia moglie. Tutto il resto è irrilevante». La nascita di Lexi lo ha aiutato a «Mettere le cose nella giusta prospettiva», a cambiare le proprie abitudini e a smettere di dedicarsi in modo ossessivo al lavoro come ha fatto da quando ha deciso di trasformarsi in David Bowie e fare della propria stessa esistenza un’opera d’arte in continuo mutamento.

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Lexi è cresciuta a New York in una casa serena e piena di arte, musica e amore, e nel corso della sua adolescenza ha condiviso con i fan di Bowie dei momenti intimi molto belli: un video con lui in studio mentre suonano insieme una tastiera, un altro in cui ballano. Oggi vive a Los Angeles, lavora come modella e secondo quanto ha raccontato Iman ha iniziato a fare musica e arte. L’assenza di Bowie è stata molto difficile da superare:  «Ho ferito le persone che amavo per far provare agli altri almeno una parte del mio dolore» ha scritto nel suo articolo, «Ero una ragazzina gentile e sono diventata una persona arrabbiata». La sua confessione è un modo per diffondere consapevolezza sul problema della salute mentale e la sua testimonianza è un invito a tutti i giovani che hanno attraversato una situazione simile a farsi guidare dalla creatività: «L’arte è sempre stato uno strumento per superare ogni cosa e per uscire dall’oscurità».

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