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Quentin Tarantino sulla decisone di smettere di fare film: "È ora di concludere lo spettacolo"

Il regista più rock and roll di Hollywood: "Non voglio diventare un vecchio che vive al di fuori del mondo"

Quentin Tarantino sulla decisone di smettere di fare film: "È ora di terminare lo spettacolo"

24/11/2022

Durante una nuova intervista, rilasciata in occasione della pubblicazione del libro "Cinema Speculation", Quentin Tarantino ha spiegato perché ha intenzione di smettere di fare cinema dopo il prossimo film.

Faccio questo mestiere da tanto tempo, lo faccio da 30 anni. È ora di concludere lo spettacolo", ha detto il regista di Pulp Fiction, “Sono un intrattenitore, voglio che ne vogliate sempre di più. Non voglio fare qualcosa che non vi soddisfi".

"Non voglio diventare come un vecchio che vive fuori dal mondo. Mi sento già così quando si tratta di parlare dei film moderni che sono in uscita in questo momento, mi succede esattamente così" ha aggiunto Tarantino parlando anche dell'uscita del suo decimo film, probabilmente l'ultimo della sua carriera: "Non so assolutamente cosa sarà. Non ho molta fretta di fare il mio ultimo film. In questo momento non so nemmeno cosa sia un film, è qualcosa che viene riprodotto su Netflix?" ha commentato con pungente ironia il regista, “È qualcosa che viene riprodotto su Amazon e le persone lo guardano sul divano con la moglie o il marito? È un film? Perché il mio ultimo film è uscito in 3.000 sale ed è stato proiettato in tutto il mondo per un paio di mesi”.

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Academy Award-winning screenwriter and director Quentin Tarantino tells CNN's Chris Wallace that he plans to quit after his next film, but isn't sure what that film will be yet.

Quentin Tarantino ha sintetizzato la sua passione maniacale per il cinema con una frase storica: «Le persone mi chiedono spesso se ho studiato cinema. Io rispondo: no, sono andato al cinema». Il 25 ottobre è uscito il libro in cui Tarantino ha raccontato la sua vita dedicata al grande schermo, Cinema Speculation, in cui il regista (che dopo aver raggiunto il traguardo dei dieci fil ha già detto di volersi dedicare alla carriera di scrittore) mette insieme racconto autobiografico, critica e teoria del cinema analizzando alcuni dei film americani più importanti degli anni ’70, che lui ha visto rigorosamente in sala quando sono usciti. Oltre 400 pagine di saggi e recensioni scritti nel suo stile unico, che restituiscono la sua energia creativa e il suo entusiasmo: «Oltre ad essere uno dei registi contemporanei più celebrati, Quentin Tarantino è probabilmente l’amante del cinema più gioiosamente contagioso al mondo» scrive la casa editrice nella presentazione di Cinema Speculation, «Questo libro è tanto rigoroso e acuto quanto piacevole e spassoso».

Tarantino, 59 anni, ha presentato il libro nello show di Jimmy Kimmel e ha spiegato come ha composto la lista dei film che ritiene perfetti: «L’arte di fare cinema non è facile per cui fare un film perfetto è complicato: ognuno ha i propri gusti e le proprie preferenze estetiche. I film perfetti sono quelli che riescono a soddisfarle tutte». Ecco perché nel suo elenco ci sono solo sette titoli.

Due sono film horror, L’Esorcista del 1973 e The Texas Chainsaw Massacre (uscito in Italia con il titolo “Non aprite quella porta”), film indipendente diventato di culto, girato a basso costo dal regista Tobe Hopper nel 1974 che ha creato uno dei personaggi più famosi dell’horror americano, il serial killer Leatherface e la sua famiglia di psicopatici cannibali. Gli altri film sono Lo Squalo, capolavoro di Steven Spielberg del 1975, la commedia più esilarante di tutti i tempi, Young Frankenstein (in italiano Frankenstein Junior) di Mel Brooks del 1974, Ritorno al Futuro del 1985 di Robert Zemeckis e Annie Hall (Io e Annie) di Woody Allen del 1977. L’ultimo dei sette è un western, Wild Bunch di Sam Peckinpah (Il mucchio selvaggio) del 1969: «Tecnicamente non è un film prefetto» ha spiegato Tarantino nell’intervista con Jimmy KImmel, «Ma è così inattaccabile che non può mancare nella mia lista». 

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