Rock News
30/10/2024
Il 2 novembre 1999 i Foo Fighters pubblicavano There Is Nothing Left To Lose, il loro terzo album in studio. Il tre sarà un numero ricorrente per la band nel percorso che porterà alla scrittura e alla registrazione di questo album perché, incredibilmente, nel 1999 i Foo Fighters erano un trio.
Scopri qui la vera storia del terzo album della band di Dave Grohl:
1. IL TRIO
Prima di registrare There Is Nothing Left to Lose, i Foo Fighters licenziarono il chitarrista Franz Stahl, che si era unito alla band dopo l'abbandono momentaneo di Pat Smear (rientrato nella band dopo la registrazione di Skin And Bones e ufficialmente con l'album Wasting Light). Stahl era un amico storico di Dave Grohl, ancor prima che diventasse il batterista dei Nirvana. Ma il chitarrista all'interno dei Foo Fighters non funzionò e la band decise di allontanarlo prima di iniziare le sessioni di registrazione del nuovo disco: "Ero in lacrime", dichiarò Grohl all'epoca dell'uscita dell'album. Il disco vide per la prima volta in studio l'apporto del batterista Taylor Hawkins che, assieme a Nate Mendel al basso e Dave Grohl alla chitarra, completava la nuova formazione dei Foo Fighters.
2. "NON C'È PIÙ NIENTE DA PERDERE", LA SCELTA DEL TITOLO DEL DISCO
Una volta completate le registrazioni del nuovo album la band scelse There Is Nothing Left to Lose come titolo dell'album. Secondo Dave Grohl quel titolo doveva trasmettere le sensazioni e le emozioni provate dalla band in quel periodo così difficile: "doveva descrivere quel momento in cui provi queste emozioni dopo aver attraversato un periodo lungo e difficile. E alla fine ti arrendi a questo pensiero, semplicemente dicendoti che non c'è più niente da perdere. Può sembrare... una cosa positiva, disperata o spericolata. In un'intervista successiva all'uscita dell'album il leader della band disse che quel titolo doveva raccontare lo stato d'animo del gruppo durante
la produzione del disco: "Abbiamo cancellato il materiale e suonato come se tutte le scommesse fossero già state perse. Nessuno ci obbligava a essere lì, quindi volevamo solo divertici. Le canzoni dovevano essere le migliori che potessimo farci venire in mente in quel momento".
3. LA CRITICA A HOLLYWOOD
All'interno del disco, per la precisione la traccia di apertura, è presente una canzone dal titolo Stacked Actors. Questo brano rappresenta una durissima critica di Dave Grohl nei confronti delle persone "false" e soprattutto della città di Hollywood. Come dichiarato dal leader dei Foo Fighters: "ho scritto Stacked Actors come critica su tutto ciò che ritengo falso e tutto ciò che è fatto di plastica, affascinante e irreale. Quindi può essere che questo brano ti faccia venire in mente qualcuno. È come se la gente non avesse di meglio da fare che cercare di sembrare altre persone, e questa è una cosa che mi disgusta. Gli attori, solo in generale, mi fanno schifo. Vivere a Hollywood l'ho sempre percepito come un periodo di transizione. A dire il vero, ho sempre odiato Hollywood, ho odiato tutta la vita, odiato la maggior parte delle persone che abbiamo incontrato. Questo è quello che voglio dire Stacked Actors".
4. LEARN TO FLY
Per quanto l'album There Is Nothing Left To Lose non raggiunse chissà quali posizioni in classifica (il numero 10 della Billboard 200 Album Chart), diventò forse l'album della band con i singoli più memorabili di sempre. Ad inaugurare la storia del terzo disco della band a metà settembre del 1999 arrivò Learn to Fly: un rock melodico, scanzonato, anni luce di distanza dai signoli tratti dal precedente album The Colour And The Shape, mostrando un cambio di rotta totale nella percezione della band. Il videoclip, folle e ormai diventato storia delle emittenti televisive di fine anni '90, vede Dave Grohl, Taylor Hawkins e Nate Mendel interpretare in diversi ruoli tutti i passeggeri e membri dell'equipaggio di volo, sabotati in maniera geniale dai "criminali" Jack Black e Kyle Gass dei Tenacious D. La canzone raggiunse la posizione numero 1 su Alternative, la numero 2 su Mainstream Rock ed entrò nella Billboard Hot 100 al numero 19. Inoltre il video diretto da Jesse Peretz vinse un Grammy per il miglior video musicale. Ma nonostante tutto il successo, Grohl disse al Guardian che Learn to Fly era "una delle mie canzoni meno preferite del disco".
5. IL NUOVO CHITARRISTA
Dopo aver completato le registrazioni dell'album, e portato a termine le riprese dei primi videoclip promozionali, la band sentì la necessità di trovare un segno sostituto di Pat Smear: Dave Grohl sapeva che sarebbe stato necessario un aiuto per il tour. La band tenne delle audizioni a alla fine scelse il chitarrista Chris Shiflett: "Si è adattato così bene alla band! Abbiamo preferito il background di Shiflett perché aveva già lavorato con dei gruppi punk". Chis partecipò anche alla registrazione del videoclip per il singolo Breakout:
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