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U2, Bono rivela: "Ho ricevuto minacce da parte dell’IRA e della ultradestra americana"

Il rocker irlandese lo ha rivelato in occasione della presentazione della sua biografia “Surrender: 40 Songs, One Story”

U2, Bono rivela: "Ho ricevuto minacce da parte dell’IRA e della ultradestra americana"

18/10/2022

Nella sua biografia “Surrender: 40 Songs, One Story” in uscita il 1 novembre in cui ha raccontato la propria vita attraverso 40 canzoni degli U2, Bono ha parlato delle conseguenze della sua lunga attività politica e sociale: “Ho ricevuto minacce da parte dell’IRA e della ultradestra americana” ha detto parlando al Sunday Times Cheltenham Literature Festival. Il tema dei cosiddetti “troubles” e della lotta per l’indipendenza dall’Inghilterra dell’Irish Republican Army è una delle radici culturali e personali degli U2. Nato a Dublino il 10 maggio 1960 da una famiglia con un padre cattolico e una madre protestante, Bono ha frequentato la Mount Temple Comprehensive School, una delle poche scuole non confessionali d’Irlanda, dive ha conosciuto sua moglie Alison Stewart e i suoi futuri compagni di band Adam Clayton, Larry Mullen Jr e The Edge. Proprio Alison, secondo Bono, sarebbe finita nel mirino degli estremisti dell'IRA: “C’era un piano elaborato per un eventuale rapimento. La nostra casa era controllata” ha detto durante l’incontro con i lettori in cui ha voluto, come si legge nella presentazione del suo tour letterario “raccontare qualche canzone e cantare qualche storia.

Il motivo era l’attività pacifista di Bono Vox e il messaggio di riconciliazione del singolo di maggior successo degli U2, Sunday Bloody Sunday del 1983 che rischiava di compromettere la campagna di finanziamenti dell’IRA tra gli irlandesi residenti negli Stati Uniti. Non è l’unico episodio della vita di Bono in cui le parole delle sue canzoni hanno provocato la reazione di estremisti. Durante un tour in America negli anni ‘80, Bono è stato minacciato per aver criticato il governatore dell’Arizona, che si opponeva all’istituzione di una giornata ufficiale in onore di Martin Luther King, il leader del movimento per i diritti civili assassinato a Memphis il 4 aprile 1968. Un evento raccontato da Bono nel testo di un altro dei pezzi di maggior successo degli U2, Pride (In the Name of Love) primo singolo dall’album The Unforgettable Fire, numero 3 in Inghilterra e numero 33 in America. “Hanno minacciato di uccidermi sul palco durante l’esecuzione di Pride se avessi cantato la strofa in cui viene descritto l’omicidio di Martin Luther King” ha raccontato Bono al pubblico del festival di letteratura di Cheltenham. “Così sono entrato nel mio personaggio messianico e mi sono inginocchiato mentre cantavo. C’era una piccolissima possibilità di venire ucciso, ma nel caso ero pronto.” Quando ha riaperto gli occhi alla fine di Pride (In the Name of Love), Bono ha raccontato di aver visto Adam Clayton in piedi di fronte a lui, che lo proteggeva con il suo basso da un eventuale sparo proveniente dalla folla.

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