Rock News
12/05/2022
I Talking Heads sono da sempre considerati uno dei gruppi più creativamente prolifici della storia del rock, più nello specifico della new wave. Le ispirazioni per David Byrne sono sempre state infinite e provenienti dalle fonti più disparate, anche dai racconti sugli effetti degli acidi.
Ed è così che è nata And She Was, canzone del 1985 contenuta nell’album Little Creatures, che ebbe un grande successo, anche a livello mainstream, tanto da essere inserita nella colonna sonora di film come Senti chi parla (1989) e Vita da strega (2005).
Little Creatures andava a testimoniare ancora una volta l’incredibile forza creativa dei Talking Heads, mostrandone però anche la potenza commerciale: questo, infatti, è diventato l'album più venduto della band, grazie ai singoli The Lady Don't Mind, Road to Nowhere e, appunto, And She Was.
La canzone nacque grazie a una ragazza che Byrne aveva conosciuto a Baltimora. “Frequentavo una tipa hippy a Baltimora – scrisse il frontman nelle note di copertina di Once in a Lifetime: The Best of Talking Heads – Una volta mi disse che si faceva di acide e dopo si sdraiava in un campo vicino alla fabbrica di bibite al cioccolato Yoo-hoo. Volava in aria fuori dal suo corpo, queste cose qui. Sembrava un tipo di trascendenza così pacchiana... ma era anche così reale! Come una nuova religione che nasceva da cumuli di auto arrugginite e fast food. E questa ragazza volava sopra tutto, ma anche dentro di sé”.
Il batterista della band, Chris Frantz, riguardo questa canzone ha dichiarato: “È la storia di una donna che ha il potere di levitare sopra il suolo e di controllare tutti i suoi vicini da una specie di vista a volo d'uccello. E il ragazzo che sta scrivendo la canzone è innamorato di lei e vorrebbe che lei fosse più normale, che tornasse a terra, ma lei non lo fa”.
Il video del brano, diretto da Jim Blashfield, fu uno dei più trasmessi dai canali musicali, quell’anno.
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