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La storia di Under The Bridge, la poesia di Anthony Kiedis dedicata alla sua rinascita dopo la tossicodipendenza

Uno dei brani più belli dei Red Hot Chili Peppers nato da una geniale richiesta di Rick Rubin

La storia di Under The Bridge, la poesia di Anthony Kiedis dedicata alla sua rinascita dopo la tossicodipendenza

10/03/2025

Blood Sugar Sex Magik: fu con questo disco che i Red Hot Chili Peppers raggiunsero il grande successo internazionale, grazie a brani passati alla storia come Under the BridgeGive It AwaySuck My Kiss e Breaking the Girl. Con questo disco, il primo con l’etichetta discografica Warner Bros e con il produttore Rick Rubin, Anthony Kiedis e compagni raggiunsero la terza posizione della classifica Billboard 200 e riuscirono a vendere 13 milioni di copie in tutto il mondo, delle quali 7 solo negli Stati Uniti. 

Fu probabilmente con il singolo Under The Bridge, e il bellissimo videoclip diretto dal regista Gus Van Sant, che la band raggiunse la grande popolarità, scalando le classifiche e riempiendo i palinsesti delle radio e delle televisioni musicali. Ma come nacque questo incredibile singolo scritto da Anthony Kiedis?

Quando i Red Hot Chili Peppers iniziarono nel 1991 le sessioni di registrazioni dell'album Blood Sugar Sex Magik nella Mansion di Rick Rubin, Anthony Kiedis aveva chiuso con la droga ormai da due anni: “In quel periodo iniziai a pensare alla mia vita e a quanto fosse diventata triste, ma non importavano né la tristezza né la solitudine, le cose andavano un milione di volte meglio rispetto a due anni prima, quando non facevo altro che drogarmi. Non c’erano paragoni. Così pensavo ‘Ok, le cose adesso forse vanno uno schifo, ma comunque non voglio mai più sentirmi come mi sentivo due anni fa’”.

Fu pensando a queste cose che il cantante scrisse Under the Bridge: inizialmente non la scrisse come testo per una canzone. Per lui era una poesia, un modo per fissare nella testa e nella coscienza quei pensieri. Ma poi Rick Rubin lesse per caso quella lettera e chiese a Anthony Kiedis di cantarla, rimanendone estasiato, così come ne rimasero colpiti gli altri componenti della band. Inizialmente il rocker californiano non aveva alcuna intenzione di accettare l'invito del produttore, perché per lui si trattava di qualcosa di molto personale. Alla fine, però, Under the Bridge finì nell’album e ancora oggi è una delle canzoni più famose e amate dei RHCP.

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