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Led Zeppelin I: la storia del leggendario album di debutto della band di Jimmy Page e Robert Plant

Il 12 gennaio 1969 il suono del rock non sarebbe stato più lo stesso dopo la pubblicazione di Led Zeppelin I

Led Zeppelin I: la storia del leggendario album di debutto della band di Jimmy Page e Robert Plant

09/01/2025

Dal 12 gennaio 1969 il suono del rock non sarebbe mai più stato lo stesso. Quel giorno quattro ragazzi inglesi, provenienti da famiglie popolari, diedero alle stampe il loro primo disco contenente 9 tracce che avrebbero per sempre cambiato la storia del rock mondiale. Di ispirazione fortemente blues la band, guidata da uno dei più giovani, carismatici e prolifici chitarristi della musica di quel periodo, riuscì a cambiare per sempre la definizione di "gruppo rock", di chitarra solista, di batterista e di frontman. Basti pensare che nello stesso anno i Beatles diedero alle stampe Abbey Road e i Rolling Stones Let It Bleed.

Per capire la rivoluzione sonora e culturale introdotta dall'arrivo dei Led Zeppelin basta ascoltare i primi due secondi della prima traccia del loro disco d'esordio per chiarire esattamente davanti a quale novità ci troviamo. L'apertura è affidata a Good Times Bad Times con due note suonate all'unisono dai tre musicisti del gruppo, come se due tuoni si liberassero in cielo lanciati dalle mani di John Bonham, alimentati dalla chitarra di Jimmy Page e potenziati dal basso di John Paul Jones

LA REGISTRAZIONE

Registrato in sole 36 ore di studio in tre settimane agli Olympic Studios di Londra nel settembre del 1968 ("Lo so perché ho pagato io il conto", dichiarò Jimmy Page) l'album di debutto dei Led Zeppelin venne inizialmente accolto tiepidamente dalla stampa e dalla critica di settore, ancora abituata al suono dei Cream, di Jeff Beck e dei Beatles.

Ma all'interno di quel disco compaiono già tutti gli elementi essenziali e portanti che faranno dei Led Zeppelin una delle band più poliedriche e sperimentali nella storia della musica: dal viaggio blues psichedelico di Dazed and Confused, alle cavalcate chitarra/batteria tra Page e Bonham in Communication Breakdown, alla ballata acustica tradizionale di Babe I'm Gonna Leave You al leggendario organo di John Paul Jones di Your Time Is Gonna Come, oltre alle scale esotiche e orientaleggianti di Black Mountain Side, brano tanto anonimo quanto affascinante e fondamentale per l'ascesa chitarristica e concettuale di Jimmy Page.

E Robert Plant? La voce dei Led Zeppelin con la sua prova canora nel primo album della band scardinò completamente e rivoltò la figura del frontman, dando al suo ruolo un'empatia e una forza comunicativa raggiunta da pochi altri nel corso degli anni. Dai fraseggi con la chitarra di Jimmy Page in Dazed And Confused alle urla "orgasmiche" in Communication Breakdown fino alle strilla disperate di Babe I'm Gonna Leave You. Plant, perfetto sconosciuto nel music business mondiale e nella scena rock inglese, si catapultò dai pub di campagna direttamente sul piedistallo più alto del podio rimescolando le carte e cambiando per sempre il ruolo del frontman.

LA COPERTINA

L'immagine per la copertina del primo disco dei Led Zeppelin venne scelta direttamente da Jimmy Page e presenta un'immagine in bianco e nero del dirigibile Hindenburg in fiamme, fotografata da Sam Shere il 6 maggio 1937, durante lo storico disastro. L'immagine si riferisce all'origine del nome stesso della band: quando Page, Beck e Keith Moon e John Entwistle degli Who stavano discutendo dell'idea di formare un gruppo, Moon ci scherzò su e disse: "Probabilmente avrebbe successo come come un pallone di piombo", ed Entwistle aggiunse "uno zeppelin di piombo!"

La back cover invece presenta una fotografia della band scattata da Chris Dreja. L'intero design dell'album venne curato e coordinato da George Hardie, con il quale la band avrebbe continuato a collaborare per le future copertine. Lo stesso Hardie ha anche creato l'illustrazione della copertina, modificando la famosa fotografia originale in bianco e nero con l'inchiostro utilizzando una penna tecnica Rapidograph e una tecnica a mezzatinta. Hardie negli anni successivi alla pubblicazione del disco ha ricordato di aver originariamente offerto alla band un design basato su una vecchia insegna di un club di San Francisco, un'immagine di un dirigibile Zeppelin tra le nuvole. Jimmy Page rifiutò la proposta ma quell'idea venne mantenuta come logo per il retro di copertina dei primi due album dei Led Zeppelin e per una serie di prime pubblicità sulla stampa.

La copertina dell'album ottenne un'ulteriore diffusa attenzione quando, in un concerto del febbraio 1970 a Copenaghen, la band fu pubblicizzata come "i Nobs" a seguito di una minaccia legale ricevuta da parte dell'aristocratica Eva von Zeppelin (una parente del creatore del dirigibile Zeppelin). La von Zeppelin, vedendo il logo dell'Hindenburg schiantarsi tra le fiamme, minacciò un'azione legale per il concerto in corso. Nel 2001, Greg Kot scrisse su Rolling Stone che "La copertina dei Led Zeppelin... mostra il dirigibile Hindenburg, in tutta la sua gloria fallica, andare in fiamme. L'immagine rappresenta perfettamente la musica all'interno del disco: sesso, catastrofe e cose che esplodono".

TRACKLIST

1. "Good Times Bad Times"
2. "Babe I'm Gonna Leave You"
3. "You Shook Me"
4. "Dazed and Confused"
5. "Your Time Is Gonna Come"
6. "Black Mountain Side"
7. "Communication Breakdown"
8. "I Can't Quit You Baby"
9. "How Many More Times"

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